La Pasquetta 2024 alla Segafredo Arena: trasferta in casa Virtus Bologna per l’Estra Pistoia Basket

Con il 25° turno di LBA già tutto disputato il giorno della vigilia di Pasqua, il calendario di questa giornata verrà completato dal posticipo del lunedì di Pasquetta alla “Segafredo Arena” con l’Estra Pistoia Basket che va a far visita ad una Segafredo Virtus Bologna ancora scottata dal ko sul fil di sirena rimediato in Eurolega contro il Panathinaikos ma che in campionato, grazie al blitz dell’ultimo turno a Brescia, ha ritrovato la testa della graduatoria.

I biancorossi si presentano all’appuntamento al completo e con la voglia di far dimenticare la prova del PalaCarrara contro la Nutribullet Treviso rimasta indigesta. Sarà una match sicuramente da ricordare perché, per la prima volta, i biancorossi scenderanno nella nuova arena della Virtus e saranno seguiti a Bologna da oltre 400 tifosi pronti a sostenere Della Rosa e compagni. Palla a due ore 20, arbitri Carmelo Paternicò, Christian Borgo e Silvia Marziali.

Queste le impressioni alla vigilia di coach Nicola Brienza. “Ci aspetta una partita tostissima contro una squadra super – afferma il tecnico di Estra – vanno fatto dei complimenti incredibili a coach Banchi, a tutta la squadra ed al club perché stanno facendo una stagione pazzesca. Ed anche la partita col Panathinaikos, al netto del risultato finale, è stata l’ennesima dimostrazione sull’identità di gioco che hanno e che gli sta consentendo di fare una stagione di altissimo livello.

Noi ripartiamo dopo la partita di sabato scorso contro Treviso ma devo dire che ho visto una settimana positiva come molte altre con la differenza di aver notato ulteriore attenzione, concentrazione e senso di responsabilità. Dopo il match ero arrabbiato perché sapevo che avremmo fatto una partita del genere e non ero stato bravo a trasferire queste sensazioni alla squadra: da martedì, però, i ragazzi si sono allenati bene. E’ ovvio che sappiamo della difficoltà che ci presenterà il prossimo avversario però c’è stato quel giusto approccio al lavoro che necessitava il post-Treviso e questo deve darci la spinta per farsi trovare pronti per l’ultimo mese di campionato”.

L’Estra va a Bologna a trovare quella che è una squadra costruita per arrivare in fondo a tutte le competizioni alle quali partecipa e che sta dimostrando grandissima alchimia dentro e fuori dal campo. Pur con qualche giocatore, in questo momento, non al top, la montagna da scalare è davvero altissima ma i biancorossi avranno un piccolo aiuto in più: l’esodo di tifosi al seguito per questa trasferta.

“Rivedendomi, in questi giorni, il match d’andata, penso che probabilmente sia stata l’unica partita della prima parte della stagione dove non c’è mai stata la percezione di avere l’idea per provare a mettere il naso avanti e questo prevalentemente per meriti della Virtus – prosegue Brienza – ed ancora oggi continuano a dare l’idea di un team che ha tanto da dare in questo campionato. Noi andremo a fare il nostro match e, dopo aver lasciato alle spalle una sfida dall’approccio non perfetto, spero stavolta di avere quello giusto per fare la miglior partita possibile, sapendo che non sarà facile. Se poi dimostreranno di essere ancora più forti, gli faremo i complimenti. Allo stesso modo, noi veniamo da trasferte come quelle di Cremona e Napoli che ci davano per spacciati in partenza e, invece, facendo la giusta gara siamo riusciti a fare ottime performance: c’è grande voglia di confrontarsi con quelli che, ad oggi, sono stati i più bravi ed è stimolante per tutti, dalla panchina a chi va in campo.

Chiudo con un appunto sui tifosi. So che ci aiuteranno, anche se soltanto dagli spalti e non sul campo, perché c’è un fantastico numero di persone che lunedì ci seguirà a Bologna: saperli vicini in maniera notevole per una partita così difficile è ulteriormente stimolante per tutto il gruppo. Regalargli un’emozione ulteriore sarebbe un sogno ma il solo fatto di sapere che, al netto della difficoltà, ci vogliono star vicino mi fa solo dire di ringraziarli fin da adesso e che cercheremo di renderli il più orgogliosi possibile”.