Sambugaro si presenta

Marco Sambugaro si presenta: «Darò tutto per ripagare la fiducia»

Il nuovo direttore sportivo del Pistoia Basket ha firmato un contratto biennale con la società biancorossa. Soddisfatto il presidente Capecchi: «Rappresenta bene la nostra idea di futuro»

Nell’accogliente cornice dello show-room dello sponsor Valerio Ricevimenti, è stato presentato ai media Marco Sambugaro. Il nuovo direttore sportivo del Pistoia Basket, reduce dalle esperienze a Piacenza e a Biella, ha firmato un contratto biennale con la società biancorossa e si è già messo al lavoro per preparare al meglio la prossima stagione sportiva della OriOra.

Così il presidente del Pistoia Basket, Massimo Capecchi: “È il primo atto della nuova stagione, da qui rinascerà il nostro progetto. Dopo che Giulio Iozzelli ha deciso di non accettare la nostra proposta, abbiamo iniziato a guardarci intorno e con Marco c’è stato subito un ottimo feeling. È una persona seria, responsabile, con la faccia pulita e l’atteggiamento giusto: rappresenta bene i cardini del nostro futuro. Ha ricevuto anche altre offerte, ma alla fine ha scelto Pistoia e di questo siamo estremamente soddisfatti”.

Queste invece le prime parole in biancorosso di Marco Sambugaro: “È un grande piacere arrivare qua, in una società storica per la pallacanestro italiana. Ringrazio la dirigenza per avermi scelto e per avermi dato fiducia. Non amo fare proclami, prediligo il lavoro e la serietà: l’unica promessa che mi sento di fare è che darò il massimo per ripagare le aspettative riposte in me. Ci tengo a ringraziare Giulio Iozzelli, che a Pistoia ha fatto un lavoro straordinario: sarà difficilissimo sostituirlo, proverò ad avvicinarmi a tutto quello che ha fatto di positivo”.

Sul prossimo futuro, il nuovo d.s. della OriOra si è espresso così: “La società riparte con un progetto nuovo, che mi è piaciuto e che condivido, dunque accettare la proposta è stato naturale. La massima serie mi affascina e mi preoccupa allo stesso tempo, ma ho grandi stimoli. Il primo passo, dopo aver conosciuto ambiente e staff, sarà quello dell’allenatore: per me è una figura imprescindibile all’interno del progetto sportivo. Mi piacciono coach giovani, aperti, che si mettono in discussione e che lavorano duro in palestra. Per quanto riguarda il gioco, invece, tendo a sposare la filosofia del mio allenatore: non esiste una ricetta vincente a prescindere”.

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