2019-20: la bellezza di ritrovarsi e di lottare insieme

Sembra passato un secolo da quella calda serata del 24 giugno scorso, in cui la grande famiglia biancorossa si ritrovò a Villa Cappugi con l’obiettivo di voltare pagina dopo un’annata avara di soddisfazioni.

Tanta voglia di pallacanestro, tanta nostalgia del PalaCarrara, tanti cuori pronti a emozionarsi di nuovo, battendo all’unisono con la palla che rimbalza sul parquet.

Sapevamo tutti di aver davanti percorso nuovo, con diverse difficoltà da superare e altrettanti errori da mettere in conto. Ma anche con immenso amore per i colori biancorossi e la speranza di poter scrivere nuovi, emozionanti capitoli della storia del Pistoia Basket.

Abbiamo accolto con calore i volti nuovi e pian piano abbiamo imparato a voler loro bene, apprezzando professionalità e passione con cui tutti si sono messi al servizio della causa, con la consapevolezza dell’essere Davide in un mondo di Golia.

L’inizio non è stato facile per nessuno: il vuoto incolmabile lasciato dall’improvvisa scomparsa di Roberto, le 6 sconfitte di fila, gli infortuni, lo spettro del recente passato che aleggiava sul PalaCarrara. Ma nessuno si è tirato indietro: la famiglia ha serrato i ranghi, ha sofferto e ha lottato, fino alla liberatoria vittoria con Trieste.

Lì abbiamo capito davvero che, insieme, ce la potevamo fare. Abbiamo goduto dei due punti con Cantù, abbiamo temuto l’infarto nel finale da crepacuore contro i campioni d’Italia di Venezia, abbiamo fatto la voce grossa con Cremona e Pesaro.

In quelle settimane, l’empatia tra squadra e tifosi, si poteva toccare con mano. Nonostante i burrascosi rovesci lontani da casa. Del resto la sconfitta fa parte del gioco e va accettata, anche quando giochi al massimo delle tue possibilità come successo con Sassari.

Sapevamo di non aver fatto nulla, che la strada era ancora lunga. E le seguenti battute d’arresto ce l’hanno confermato. Ma nonostante le difficoltà, mai nessuno ha pensato di arrendersi. Dimostrando ancora una volta, con il sacco di Roma, di essere pronti a non mollare la presa fino in fondo.

Il resto è storia recente: le emozioni del successo con Reggio, in una serata magica in ricordo del nostro Kobe. La pausa, i cambiamenti per non lasciare nulla d’intentato, il dilagare dell’emergenza Coronavirus, lo stop forzato – e doveroso – di fronte alla tragedia che il nostro Paese si trova tuttora a dover affrontare.

Chissà dove ci avrebbe portato quello splendido percorso: è stato bello viverlo, è stato doloroso vederlo interrotto anzitempo. Ma come ci siamo ritrovati in quella calda serata del 24 giugno, ci ritroveremo ancora, lotteremo ancora e ci emozioneremo ancora per i colori biancorossi.

“Si vince e si perde, insieme”.

Alessandro Benigni
Ufficio Stampa Pistoia Basket 2000

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