La serata non è stata delle più fortunate, perché coincisa con la sconfitta della Giorgio Tesi Group in gara-2 nella semifinale playoff del tabellone “Argento” di A2 a Desio contro Cantù, ma per capitan Gianluca Della Rosa la partita in terra lombarda aveva un sapore decisamente particolare: era il suo duecentesimo gettone di presenza con la maglia per la quale tifa da quando era bambino e che sente cucita addosso, quella del Pistoia Basket.
Un traguardo che gli consente di entrare fra le colonne portanti della nostra società (non che fino a lunedì scorso non ci fosse) ma che lo consegna alla storia così come i vari Lorenzo Saccaggi, Fiorello Toppo, Matteo Bertolazzi, Leonardo Zaccariello, Giovanni Bassi tanto per citare i recordman di presenze.
“Essere soltanto accostato a nomi del genere è per me una immensa soddisfazione – commenta il capitano biancorosso – l’emozione è grande e quando mi è stato comunicato che era arrivata l’occasione della partita numero 200 devo dire che mi sono tremate le gambe per un semplice motivo. Sono tutte gare che ho giocato per la maglia che ho sempre tifato da bambino e con la quale sono cresciuto: sensazioni che porterò sempre con me per il resto della mia vita.
Ricordo ancora, benissimo, il debutto assoluto con Scafati, il mio primo assist al PalaCarrara in una partita di Coppa Italia contro Ferentino confezionato per Mirza Alibegovic o il primo canestro da tre in Serie A contro Trento”.
Di fronte a tutte queste emozioni, però, sono necessari ed opportuni anche alcuni ringraziamenti.
“Ovviamente al club ed a tutti i tifosi che sono sempre eccezionali – conclude Gianluca Della Rosa – vorrei citare Vincenzo Esposito che mi ha fatto esordire in Serie A ed ha creduto in me fin da subito, così come Giulio Iozzelli decisivo per prolungare il mio contratto all’epoca. Venendo ai giorni nostri, ovviamente, Marco Sambugaro e Nicola Brienza perché dopo che era finito il mio accordo col club ci sono volute soltanto poche parole per rinnovare con slancio e determinazione per portare avanti questo progetto sportivo. E un’altra persona che voglio ringraziare infinitamente è il team manager Andrea Tronconi, magari sempre dietro le quinte e mai in vetrina, ma so bene quanto sia importante: il nostro rapporto va ben al di là delle questioni di campo, visto che è nata una grandissima amicizia.
Adesso, colta questa soddisfazione personale anche se arrivata in una serata decisamente amara sia dentro che fuori dal campo, c’è da pensare esclusivamente agli obiettivi della squadra a partire da questa gara-3 che aspettiamo davvero tanto dopo quanto successo nelle prime due partite a Cantù. E quindi aspetto tutti i nostri tifosi al PalaCarrara”.
